venerdì 18 dicembre 2009

Tra realtà, fantascenza e walt disney

E' stata pescata in Inghilterra l'aragosta più grande del mondo: più di un metro di lunghezza! Chissà che prelibatezza... Se state pensando che sia stata organizzata una cena per molti o che qualcuno, anche solo uno, abbia mangiato quel bestione vi state sbagliando. L'aragosta, che secondo alcune fonti non molto affidabili si chiamava Gianmarco Nottebohm, è stata ributtata a mare. Avrà fatto pena a qualcuno? Sarà stato un gesto di rispetto verso la natura per la veneranda età dell'animale? L'avranno fatto in ossequio alle sue dimensioni? Niente di più lontano: l'animale è stato restituito alle acque perchè più l'aragosta invecchia, più la sua carne si indurisce. In quel caso, dicono, la carne dell'aragosta sarebbe stata dura come il cuoio o anche di più! ...E questo gli ha salvato la vita!

Nelle profondità dell'Oceano Atlantico è stata scoperta una creatura dalle sembianze un po' disneyane. 'Nuovo Dumbo' ('New Dumbo') è il nome che gli hanno appioppato, a causa delle grandi orecchie che gli permettono di nuotare. E' un particolare animale primitivo e gelatinoso scoperto in un'area dell'Atlantico profonda e protetta da pareti rocciose che bloccano la luce. Vive tra i 1000 e i 3000 m di profondità.

Chissà quali altre sorprese ci riservano gli abissi.

mercoledì 16 dicembre 2009

Per chi ama le favole...

Visto che il natale si avvicina e il clima natalizio si sente un po' di più, ecco un pensierino per chi ama le favole...

giovedì 10 dicembre 2009

Che roba...

A Toyota City, in Giappone, una nuova specie di fiori assorbe i gas nocivi e abbassa la temperatura dell'aria.

[ZEUS News - www.zeusnews.com - 09-12-2009]

La Prius è conosciuta come auto "verde" per il basso impatto che ha sull'ambiente grazie alla tecnologia ibrida che adotta; Toyota ha però deciso di andare oltre nel tentativo di ridurre l'impatto ambientale e, in particolare, cancellare le emissioni di anidride carbonica dovute all'assemblaggio della Prius. A questo scopo ha creato una nuova specie di fiore derivandolo dalla Salvia Greggii e dalla Gardenia, coi quali ha tappezzato i prati dell'impianto giapponese di Toyota City. La specie così creata è in grado non solo di assorbire l'ossido di azoto ma anche di produrre vapore acqueo nell'aria, contribuendo ad abbassare la temperatura nei dintorni della fabbrica e, di conseguenza, riducendo la quanttà di energia necessaria per il raffreddamento: ciò significa una riduzione nei livelli di anidride carbonica emessa dall'impianto. Toyota City, a Tsutsumi, dispone inoltre di pannelli solari sul tetto per generare elettricità e una speciale vernice sui muri esterni che assorbe i gas nocivi (ossidi d'azoto e di zolfo) e persino il prato è particolare: è stato creato per crescere lentamente e richiedere così un solo taglio all'anno.