mercoledì 21 aprile 2010

Allergico all'iniezione letale? Tranquillo, c'è quella di scorta!

Un condannato a morte sostiene di essere allergico all'anestetico: l'iniezione letale trasformerebbe l'esecuzione in una tortura.

[ZEUS News - www.zeusnews.com - 21-04-2010]

Un prigioniero, che attualmente si trova nel "braccio della morte" in un carcere statale dell'Ohio (USA), sta cercando di farsi sospendere l'esecuzione: sostiene di essere allergico all'anestetico usato per ridurre le sofferenze dei condannati durante l'iniezione letale.

L'uomo è stato condannato per aver violentato una sedicenne nel 1988 e dovrebbe essere giustiziato a giorni; secondo i suoi avvocati, tuttavia, ci sono fondate ragioni nelle sue cartelle cliniche per ritenere che sia allergico a una delle componenti della soluzione che dovrebbe ucciderlo.

Un'eventuale iniezione gli porterebbe una sofferenza, dovuta alla reazione all'anestetico, che la legge non vuole provino i condannati a morte: "Una delle cose che la costituzione dell'Ohio stabilisce" - sostengono gli avvocati - "è che l'esecuzione sia rapida e indolore".

Il caso è stato sottoposto a un anestesiologo del Columbia University Medical Center: se questi confermerà quanto sostengono gli avvocati, l'esecuzione della sentenza sarà sospesa.

Non a tempo indefinito, tuttavia: lo stato dell'Ohio ha a disposizione una soluzione alternativa per riempire la siringa dell'iniezione letale; questa, composta da un sedativo e un anestetico, tuttavia non è ancora stata e per ora si ritiene soltanto che "dovrebbe portare a morte".

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